I furti
I Furti
(le peripezie della tela)
La comunità parrocchiale di Caslino è stata spesso rattristata per i furti del quadro della Madonna e per atti vandalici al Santuario stesso. Lungo è l'elenco delle "efferatezze" perpetrate in questo Santuario. Le cronache parrocchiali parlano di "un miserabile rimasto sconosciuto" che il 22 Maggio 1913 sparava 5 colpi di pistola contro l'immagine della Madonna. Nella notte dal 3 al 4 Ottobre 1925 i ladri rubarono dalla chiesa oggetti sacri ed oro che i fedeli avevano donato alla Madonna per grazie ricevute. Nella notte del 24 Marzo 1968 fu rubata per la prima volta la tela raffigurante la Vergine. Il quadro venne recuperato nel giro di pochi giorni. Dopo tale furto il quadro venne fatto restaurare e fu rattoppato il foro prodotto dagli spari cui era stato oggetto nel lontano 1913.Nella notte dal 29 al 30 ottobre 1971 il quadro della Madonna fu nuovamente rubato e ritrovato in seguito dai carabinieri il 6 Novembre in un cascinale alla periferia di Carugo. Il quadro fu di nuovo ripulito e restaurato. Nel 1973 i ladri tentarono nuovamente di asportare il quadro rompendo il grosso cristallo che lo proteggeva. Il vetro si frantumò ma gli ignoti non riuscirono a rubare la tela. Il 25 Marzo 1977 nuovo tentativo, ma questa volta i ladri trovando delle difficoltà a rimuoverlo dovettero desistere. Venne allora asportato il quadro raffigurante San Calocero appeso alla parete della chiesa. Dopo pochi giorni, era il 4 di Aprile il quadro fu ritrovato, ma, il 22 Agosto dello stesso anno i ladri profanarono nuovamente la chiesetta e rubarono la venerata tela che venne riconsegnata il 22 Dicembre 1977. Altri furti sono stati perpetrati in Santuario. Quadri, ex voto, il lavello in marmo murato fuori dalla chiesa, infine, Sabato 5 Gennaio 1991 venne asportata definitivamente da ignoti la venerata tela. Il 1° Maggio dello stesso anno una copia del quadro realizzata dall'avvocato Gianfranco Cattaneo (pittore milanese) venne portata in solenne processione dalla chiesa parrocchiale al piccolo Santuario. Il cielo coperto e l'arrivo di un forte temporale non intimorirono i numerosi parrocchiani e gli altri fedeli accorsi dai paesi vicini. Il 15 Agosto dell'anno 1993 l'ennesimo furto. Pure questa volta mani sacrileghe non hanno risparmiato la sacra effige. Dure le parole di condanna del parroco Don Carlo Viganò. Nonostante furti, trafugamenti, atti di vandalismo, la fede dei parrocchiani non è mai venuta a meno anzi ..... come le vicissitudini rafforzano l'animo umano così i furti e gli atti vandalici ne hanno aumentato la fede. La chiesetta di San Calocero è un punto, il punto di riferimento dei parrocchiani e dei molti fedeli che la frequentano. A questa Madonna ci si rivolge, si prega, si crede. E' e sarà sempre nei nostri cuori.
Estratto dal bollettino pastorale della parrocchia
Parrocchia S. Ambrogio Caslino d'Erba
XXV Domenica dell'anno
23 Settembre 2007 n° 39
Furto sacrilego nel Santuario di San Calocero
Nella notte tra Giovedì 13 e Venerdì 14 Settembre è stato visitato dai ladri il nostro santuario di San Calocero. Un fatto che ci ha lasciato tanta amarezza. Si sono introdotti dalla porta principale, scassinandola. Poi hanno superato anche la seconda porta in ferro battuto e vetro che protegge il cuore della Chiesa dove è custodito il dipinto della Madonna. I ladri hanno portato via 15 formelle in legno che circondavano il quadro ed il bassorilievo ligneo raffigurante la Natività.
Certo questo furto sacrilego deve essere riparato dai parrocchiani con una processione di penitenza il prossimo 28 Settembre con partenza alle ore 20,30 dal piazzale della Chiesa parrocchiale con recita del Santo Rosario.